sabato 22 settembre 2012

Gita

Alcuni giorni fa, desideravo un pomeriggio un po' diverso dal solito.
Avevo la possibilità di varie destinazioni, ma non avevo voglia di trascorrere l'intera giornata fuori. Era da un po' di tempo che avevo adocchiato una visita alla villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia. Il tempo era bello, il traffico non era sostenuto e così ho deciso di andarci nel pomeriggio.
La villa si trova nella zona di Padova, molto vicino alla città, in realtà, ma per chi non è della zona – come me – è facilissimo perdersi.
Ammetto che è stato veramente divertente arrivarci. La strada è facilmente percorribile. Se non si ha fretta e ci si perde, gironzolare è comunque divertente, si possono ammirare i dintorni. Girovagando di qua e di là, sono finita in un prato e continuavo a guidare, pensando che, al termine del viottolo, apparisse la villa, ma così non era, tanto che, ad un certo punto, ho fermato la macchina, mi sono appoggiata al volante e mi sono fatta una risata.
Poi, mi sono ritrovata su stradine a senso unico, dove la velocità era quella di 20 orari, invece dell'auto, mi pareva di guidare un carretto degli Hamish.
Questa è stata un' ottima occasione per guardarmi attorno ed ammirare la zona, contraddistinta da un paesaggio collinare molto delicato e dolce, dove non ci sono ancora i colori dell'autunno.
A Padova ed evidentemente, anche nelle zone limitrofe, la bicicletta è davvero usatissima, anche con pioggia o vento, c'è sempre qualcuno in giro. Le persone sono organizzate, mi è capitato di vedere un ombrello, montato direttamente sulla bicicletta, cosa assai ingegnosa.
Arrivata nella zona di Torreglia, è stato davvero impossibile perdersi o sbagliare.
La villa si trova sulla destra della strada sopra un declivio e già così, è una bellissima immagine.
Senza addentrarsi in particolari storici, che è possibile trovare sul sito del Fai, ciò che colpisce subito sono i colori e la struttura. Si tratta di una costruzione a tre piani, perfettamente immersa nell'ambiente circostante. E' contornata da colline, tipiche di tutto il nord-est, coltivate a vigna.
Guardandola, la prima impressione che si ha è quella di estrema tranquillità e forse, anche lentezza, che non è una sensazione usuale nel mondo odierno, costellato dalla velocità e dalla frenesia.
Se si ha piacere di fare quattro passi, si può lasciare la propria vettura sulla strada che costeggia la villa. Avvicinatevi bene al muro, perchè la strada non è larghissima. Se invece si è veramente pigri e si ha necessità di un pungolo elettrico per muoversi, c'è un parcheggio, proprio vicino all'ingresso.
La villa è aperta tutto l'anno. E' necessario solo fare attenzione agli orari, perchè un'ora prima della chiusura, non è più possibile accedervi.
Non è necessario avere alcuna fretta, tanto la visita, di per sé, non occupa molto tempo, quindi è possibile gustarsi il tempo e respirare.
Attraverso un piccolo arco, posizionato alla sinistra dell'ingresso principale si entra nella villa.
Subito si noterà il giardino all'italiana, contraddistinto da due riquadri di piante e fiori, che proseguono mirabilmente le linee di prospettiva della struttura muraria. Sarete accolti da un lievissimo profumo e da pochissime tonalità di colori, che si amalgamano. Il verde si mescola con il viola, in continuità con il corda ed il bianco della scala d'ingresso e dei patii. Le linee sono estremamente semplici e rigorose, ma s'intonano perfettamente con la struttura.
A questo punto, si può scegliere di visitare direttamente il piano nobile della villa oppure, se si è almeno un po' curiosi, al piano terra, si possono avere tutte le informazioni, che potete, comunque, ritrovare sul sito del FAI.
La villa è contornata da archi aperti. Si ha l'impressione che la natura entri nell'abitazione ed allo stesso tempo che la costruzione sia essa stessa parte dell'ambiente circostante.
Gli stessi colori utilizzati fondono e mimetizzano la struttura con il paesaggio circostante.
Di per sé, la villa è parca di mobilia e se ci si documenta sulle varie vicissitudini storiche, se ne comprende anche il motivo.
L'elemento caratterizzante sono le pareti affrescate, molto suggestive che, riprendendo temi naturali, portano inevitabilmente lo sguardo del visitatore alle finestre e suggellano così una perfetta risonanza fra l'interno e l'esterno. Vi è un estrema armonia e continuità tra l'affresco ed il panorama circostante.
Per godere pienamente della visita, è essenziale osservare ciò che c'è attorno, avvicinarsi alle finestre ed appoggiandosi, sbirciare fuori.
Dopo, è possibile rilassarsi nel punto più suggestivo della villa, la terrazza posteriore, completamente decorata e dalla quale è possibile accedere al parco circostante.
Descrivere un'impressione non è per nulla semplice, ma sembra che gli archi affrescati facciano da proscenio alla natura circostante e ne proseguano, in modo naturale, il movimento.
In questo spazio è possibile sedersi, riposare, stendere pigramente le gambe, dormicchiare e guardare fuori.
Per chi, invece, ha piacere di andare in esplorazione nel parco, non c'è nulla di più facile, basta scendere al piano terra ed avventurarcisi.
Ci si può nascondere fra le fronde di un albero, sedersi, passeggiare nei dintorni, camminare attraverso i filari delle viti. Insomma, è possibile fare ciò che più aggrada.
Dopodiché, quando si è stanchi od il tempo e l'orario di visite volgono al termine, con tutta calma, ci si avvia. Tornando all'ingresso, si possono, magari, cogliere dei particolari ai quali non si era fatto proprio caso, come una bellissima vasca di pietra, piena di piante acquatiche che, con il suo gorgoglio, fa da contrappunto allo scricchiolare dei passi sul ghiaino.
Questa è una visita che è possibile fare da soli od in compagnia. L'importante è rilassarsi e godere un po' di questa bellezza, cosa che non guasta mai.

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