giovedì 22 maggio 2014

Giardini aperti FVG

Particolare giardino interno palazzo Lantieri
Oggi racconto le mie avventure di domenica, quando nonostante il tempo variabile ed a tratti piovoso sono andata a Gorizia per una breve escursione in compagnia.
Se avete la passione dei giardini ed amate immergervi negli spazi verdi circondati dalle bellezze della natura, questa è la gita che fa per voi! 
In Friuli Venezia Giulia per due domeniche all'anno è possibile andare nei giardini altrui e fare delle belle scoperte. Vi chiederete come sia possibile andare a curiosare l'erba del vicino. Ebbene, la risposta è semplice, la manifestazione giardini aperti fa si che la passione per il giardinaggio ed il verde facciano intersecare la passione tra i fruitori ed alcuni proprietari che aprono i propri giardini a chiunque abbia voglia di andare a visitarli e vi posso garantire che è un esperienza molto appagante.

Particolare giardino interno palazzo Lantieri
Se fosse per me farei parlare le sole immagini, ma così facendo tralascerei la parte più importante del blog, ossia lo spirito del viaggiare. 
Non mi riesce facile descrivere cosa abbia provato  quando nella centralissima Piazza Sant'Antonio a Gorizia ho cominciato a cercare sotto gli archi bianchi il numero civico dello stabile che veniva indicato come quello del Palazzo Lantieri, prestigiosa ed antica dimora originariamente costruita per difendere l'entrata sud orientale della città. Dopo averlo cercato per un po', è stato sufficiente svoltare l'angolo della piazza per trovarsi di fronte ad un imponente arco che dà l'accesso alla proprietà. Una volta oltrepassato, per raggiungere il giardino bisogna superare una doppia porta vetrata stando attenti a non far scappare due simpatici cani che fanno la guardia, com'è invece successo a due signori che stavano uscendo mentre noi entravamo.
Particolare giardino interno palazzo Lantieri
Non appena si arriva al parco ci si trova proiettati in un altra realtà, come se le mura che lo circondano non esistessero e si fosse in mezzo ad una radura. Gli alberi maestosi creano delle zone d'ombra e fra le fronde è stata posizionata anche una campana a vento che risuona non appena il vento ci passa attraverso. Il giardino è molto accogliente ed andando alla scoperta degli angoli più riparati è possibile fermarsi sotto la pergola e rilassarsi un attimo prima di proseguire e scoprire degli scorci di rara bellezza.
Il giardino fa parte di una struttura ricettiva alberghiera ed è davvero pregevole trovare un tale connubio a Gorizia. Non è enorme, ma se si ha piacere di fermarsi per un po' ed ascoltare il silenzio e la pace da cui siete circondati, la vostra visita sarà perfetta.  E' stato un vero peccato averlo visitato mentre il tempo minacciava pioggia, il che però non ha guastato l'impressione della visita.
Un po' scoraggiate dal tempo, ci stavamo incamminando verso le macchine, quando mi è stato proposto di visitare il giardino Viatori.
Giardino Viatori - particolare
 Io non c'ero mai stata, ma arrivarci è agevole, dopo aver percorso viale XX settembre ed aver superato il ponte sull'Isonzo bisogna svoltare a sinistra e parcheggiare in via Forte del Bosco.
Giardino Viatori - Valletta
Mentre ci incamminavamo piovigginava ancora, ma erano davvero le ultime gocce. Il giardino Viatori o in questo caso è meglio chiamarlo parco è un esplosione di amore verso il giardinaggio e le piante. Ne avevo sentito parlare, ma non pensavo possibile una tale magnificenza in un posto dove non ci si aspetta di trovarlo. Il proprietario se ne è preso cura per anni ed alla sua morte il giardino continua ad essere aperto il sabato, la domenica e gli altri giorni festivi dal 25 Aprile al 2 Giugno dalle ore 16 alle ore 19.
Non appena siamo entrate, non pensavo affatto possibile quello  invece che stavo per scoprire.
giardino Viatori -lago
Le frecce che indicano il percorso ti fanno ritrovare dopo poco in una conca dove si viene circondati da rododendri arborei, azalee, ortensie e chi più ne ha più ne metta. Il parco sembra incolto, ma invece ogni pianta ha il suo spazio, la semplicità con la quale sono disposte dimostra la grande maestria ed abilità nel pensare e progettare ogni singolo arbusto con una cura ed una passione ammirevole. C'è anche un lago pieno di ninfee e pesci di tutte le dimensioni e nel complesso tutto il parco è pieno di vita e risuona dei richiami degli uccelli.
Giardino Viatori - particolare
Giardino Viatori - terrazzamento
Era da tanto tempo che non visitavo un giardino così bello, così rigoglioso e curato, tanto che penso che prima che chiuda fino all'anno prossimo ci rifarò una visita.

































































domenica 23 marzo 2014

Una ragazza da Tiffany


Ho appena terminato di leggere una ragazza da Tiffany di Susan Vreeland e devo proprio dire che mi è piaciuto parecchio sia per l'ambientazione che per la storia di per se.
In questo periodo sto leggendo romanzi che parlano di donne, di emancipazione femminile e delle problematiche relative alla loro realizzazione nella società che le circonda. Come nei romanzi precedenti il personaggio femminile si trova a fare i conti con un mondo che non vede di buon occhio tutta questa indipendenza ed io mi chiedo sempre più spesso come si potesse vivere in un ambiente dove come donna mi sarei ritrovata a lottare per quello che ora viene considerato un diritto. Avrei combattuto per quello che considero una parte del mio essere?
Sarà un segno che vuole indicarmi una via in questo momento così difficile per tutte noi, dove i valori per i quali si è combattuto fino a pochi anni fa sembrano essere passati in secondo piano e dove dietro ad un ipocrita parità dei sessi sembra essere tornate agli anni 50...certo è che io sono orgogliosa di rivendicare la mia autonomia ed indipendenza senza dimenticare ciò che sono e quello che voglio che è in definitiva il mondo interno nel limite del possibile, ossia la vera repubblica: gli uomini, i loro diritti e niente di più; le donne, i loro diritti e niente di meno ".

Non mi ero mai chiesta quanto lavoro ci fosse dietro alle lampade ed alle vetrate create all'inizio del secolo scorso da Louis Comfort Tiffany, ne sapevo qualcosa, ma devo dire che dopo aver aver letto questo romanzo non posso non guardare con occhi diversi le immagini delle vetrate e delle lampade che mi sono sempre piaciute per la loro originalità e particolarità.
E' in un ambiente ricco di stimoli intellettuali che Clara Driscoll, personaggio realmente esistito, cerca di conciliare la sua volontà carismatica e le sue doti artistiche con quanto prescritto dalla morale dell'epoca. Clara crea arte e non lo vuole fare in maniera meccanica ed industriale, né vuole essere limitata nelle sue aspirazioni così come imporrebbe un tipo di produzione più consumistico che alla protagonista va stretto. E' un personaggio che non si accontenta di guardare alla finestra gli sconvolgimenti culturali  nella società a cavallo tra l'ottocento ed il novecento, ma cerca di esserne padrona e di combattere per il suo diritto al lavoro ed al riconoscimento dei suoi meriti.
Una figura di donna all'avanguardia che vive immersa nel secolo che si chiude e guarda con occhi nuovi la trasformazione della città con la costruzione dei primi grattacieli e la metropolitana.
Clara imparerà ad andare in bicicletta nonostante non fosse considerato uno sport per donne e riuscirà a conciliare le sue ambizioni con la sua vita personale e privata, cosa che in un primo tempo pareva preclusa.
In definitiva una ragazza da Tiffany è un romanzo che merita davvero di essere letto per la sua originalità di spunti e per le sue atmosfere sempre nuove.

sabato 1 marzo 2014

TRE DONNE, TRE DESTINI


Recentemente ho avuto il piacere di leggere tre romanzi di tre autrici ambientati nello stesso periodo storico, l'ottocento nei quali si parlava di tre donne completamente diverse per predisposizione e cultura alla ricerca dell'indipendenza e del proprio spazio nel mondo.
Quando mi sono accorta di ritrovarmi alle prese con tre rappresentanti dello stesso secolo, mi sono stupita della casualità della cosa che mi ha fatto percorrere viottoli così simili eppure tanto difformi.
Il primo romanzo, decisamente umoristico era “il circolo delle ingrate “ di E. Von Arnim nel quale l'autrice con piglio estroso ed in maniera decisamente accattivante narrava le peripezie di una ragazza inglese di buona famiglia che decide di utilizzare un eredità inaspettata in una maniera decisamente inusuale.
 L'autrice riesce con sapienti tratteggi a descrivere le qualità e gli aspetti comici dei personaggi i quali ruotano tutti attorno ad un medesimo fulcro.
Il secondo romanzo, decisamente malinconico sin dalla prima battuta è un acquerello. 
“ Tentativi di botanica degli affetti “ di B. Masini è inequivocabilmente un romanzo delicatissimo, quasi in punta di pennello e racconta le vicissitudini di una giovane pittrice che lavora presso una famiglia milanese ed è alla ricerca della propria indipendenza economica ed emotiva. La descrizione dei personaggi è inusuale e davvero molto vivida tanto che si riesce con agilità a visualizzare i sentieri e le specie floreali dipinte da Bianca, la protagonista del romanzo.
Il terzo romanzo era talmente accattivante che devo ammettere di averlo iniziato e terminato in tre giorni.
 “L'ultima fuggitiva” di T. Chevalier è un racconto affascinante che permette di avere una visione molto realistica di un mondo davvero poco conosciuto. Senza addentrarmi troppo nella trama posso solo dire che si raccontano le avventure di una giovane quacchera nel nuovo mondo e la sua presa di posizione verso la questione degli schiavi.
Le tre storie, seppur difformi per evoluzione e contenuti vedono le tre protagoniste alle prese con esperienze sconosciute e tutte e tre, a modo loro, riescono a non arrendersi di fronte alle evenienze della vita ed alle convenzioni che volevano la donna relegata nel ruolo di moglie e madre. Tutte trovano per vie traverse una propria dimensione di vita.
I tre romanzi sono tre paia di occhi puntati con un analoga curiosità ed interesse verso il futuro. Sono donne che combattono e non si arrendono di fronte ad un no, ma che in maniera mediata e meditata riescono ad ottenere il proprio spazio nel mondo.
Accettano i cambiamenti inevitabili e le scelte che la vita obbliga loro a compiere, ma riescono a scegliere per il meglio ed ottengono chi in maniera più sofferta chi meno il proprio futuro.
Con lo scorrere delle pagine crescono, imparano ad amare ed accettano il cambiamento che è forse il tema più profondo che accomuna i tre romanzi. Già, il cambiamento, cosa non facile da accettare, ma vincente, la parola chiave è una sola, resilienza ed i tre personaggi riescono a farla propria nella loro esistenza.
Che dire? Spero di essere riuscita ad incuriosire!