sabato 1 marzo 2014

TRE DONNE, TRE DESTINI


Recentemente ho avuto il piacere di leggere tre romanzi di tre autrici ambientati nello stesso periodo storico, l'ottocento nei quali si parlava di tre donne completamente diverse per predisposizione e cultura alla ricerca dell'indipendenza e del proprio spazio nel mondo.
Quando mi sono accorta di ritrovarmi alle prese con tre rappresentanti dello stesso secolo, mi sono stupita della casualità della cosa che mi ha fatto percorrere viottoli così simili eppure tanto difformi.
Il primo romanzo, decisamente umoristico era “il circolo delle ingrate “ di E. Von Arnim nel quale l'autrice con piglio estroso ed in maniera decisamente accattivante narrava le peripezie di una ragazza inglese di buona famiglia che decide di utilizzare un eredità inaspettata in una maniera decisamente inusuale.
 L'autrice riesce con sapienti tratteggi a descrivere le qualità e gli aspetti comici dei personaggi i quali ruotano tutti attorno ad un medesimo fulcro.
Il secondo romanzo, decisamente malinconico sin dalla prima battuta è un acquerello. 
“ Tentativi di botanica degli affetti “ di B. Masini è inequivocabilmente un romanzo delicatissimo, quasi in punta di pennello e racconta le vicissitudini di una giovane pittrice che lavora presso una famiglia milanese ed è alla ricerca della propria indipendenza economica ed emotiva. La descrizione dei personaggi è inusuale e davvero molto vivida tanto che si riesce con agilità a visualizzare i sentieri e le specie floreali dipinte da Bianca, la protagonista del romanzo.
Il terzo romanzo era talmente accattivante che devo ammettere di averlo iniziato e terminato in tre giorni.
 “L'ultima fuggitiva” di T. Chevalier è un racconto affascinante che permette di avere una visione molto realistica di un mondo davvero poco conosciuto. Senza addentrarmi troppo nella trama posso solo dire che si raccontano le avventure di una giovane quacchera nel nuovo mondo e la sua presa di posizione verso la questione degli schiavi.
Le tre storie, seppur difformi per evoluzione e contenuti vedono le tre protagoniste alle prese con esperienze sconosciute e tutte e tre, a modo loro, riescono a non arrendersi di fronte alle evenienze della vita ed alle convenzioni che volevano la donna relegata nel ruolo di moglie e madre. Tutte trovano per vie traverse una propria dimensione di vita.
I tre romanzi sono tre paia di occhi puntati con un analoga curiosità ed interesse verso il futuro. Sono donne che combattono e non si arrendono di fronte ad un no, ma che in maniera mediata e meditata riescono ad ottenere il proprio spazio nel mondo.
Accettano i cambiamenti inevitabili e le scelte che la vita obbliga loro a compiere, ma riescono a scegliere per il meglio ed ottengono chi in maniera più sofferta chi meno il proprio futuro.
Con lo scorrere delle pagine crescono, imparano ad amare ed accettano il cambiamento che è forse il tema più profondo che accomuna i tre romanzi. Già, il cambiamento, cosa non facile da accettare, ma vincente, la parola chiave è una sola, resilienza ed i tre personaggi riescono a farla propria nella loro esistenza.
Che dire? Spero di essere riuscita ad incuriosire!

2 commenti:

  1. Mi piace il tuo post. Hai seguito uno strano percorso, ma interessante, non ho letto nessuno di quei libri, ma mi hai davvero incuriosita!

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