mercoledì 27 giugno 2012

amistade


Sindrome da foglio bianco.
Difficoltà di esprimere parole sparse e pensieri sospesi. Antitesi della paura di scrivere che fa diventare una persona estremamente chiusa, logorroica, soltanto quando si trova davanti ad una tastiera del computer o carta e penna, per chi ama ancora utilizzare fogli e foglietti seminati ovunque.
Tema del giorno, tema dell'anno, tema di sempre l'amicizia, l'amistade e la conoscenza.
Amistade è una parola bellissima che ho scoperto di recente, termine antico in disuso dal sapore molto romantico.
E' bello giocare con le parole. Si scoprono cose nuove, assiomi, similitudini e significati forse un po' retrò, ma mai banali.
Io ci gioco da sempre. Ho un ricordo vivissimo di partite interminabili, in macchina, con mia madre, durante i viaggi lunghi o brevi, quando ancora gli stessi erano già di per sé delle piccole avventure. Rammento soprattutto quelli estivi, con i finestrini completamente abbassati, il vento che scompigliava i capelli, io che mi sporgevo continuamente tra i sedili anteriori e mia madre che mi distraeva così. Era divertentissimo scervellarsi, terminando con la parola iniziata dall'altro, come in un domino, oppure giocare, avendo solo la lettera iniziale.
Non c'era viaggio senza gioco, mai uguale, mai abitudine, solo divertimento.
Amistade deriva dall'occitano, significa qualcosa un po' di più della conoscenza ed un po' di meno dell'amicizia. Se ve la rotolate in bocca, sentirete che ha un sapore strano, un po' graffiante, vellutato, assolutamente non sgradevole.
Pensiero sparso. E' pazzesco come le parole traslitterino nel tempo il loro significato. Nessuno si domanda mai cosa voglia dire simpatia, si ritiene un termine assolutamente positivo, ma in realtà originariamente era il soffrire insieme. Davvero tutto il contrario di quello che ci si aspetta.
Amicizia, parola importante, abusata. Tutti sono amici, anche se nella realtà, non molti si possono definire tali.
Quando si è bambini esistono gli amici del cuore. Sono davvero belle le grandi amicizie che, si crede, durino per sempre e sopportino i dolori ed i bisogni. Si fantastica molto su questo ed è splendido vedere delle conoscenze solide, che procedono dall'infanzia per tutto l'arco di una vita. Fa bene sapere che, queste cose succedono, altrimenti nessuno rischierebbe più e ci si limiterebbe a chiudersi. Molti anni fa ho letto un racconto di fantascienza, dove, ogni persona viveva completamente isolata, interagiva con gli altri solo attraverso uno schermo. Il finale era paradossale, vi era l'incontro reale dei membri di una famiglia che terminava in rissa.
Comunque, nella maggioranza dei casi, i rapporti amicali si sfilacciano nel tempo per le ragioni più diverse, a volte per malizia o invidie mai sopite, altre volte, perchè semplicemente le strade si dividono. Difficile da accettare, ma può capitare, anche, di condividere solo dei piccoli tratti del proprio tragitto. In realtà, è sempre un arricchimento poter ricevere o dare qualcosa.
A me l'amistade piace davvero, implica quel tanto che non è troppo, quell'intreccio di relazioni che non sfora nell'eccesso. Il sentire di ognuno varia in base alle esperienze, i periodi della vita non sono tutti uguali ed a volte una persona non riesce od è in grado di dare di più.
Ci sono momenti in cui non è nemmeno giusto. E' davvero difficile capire i percorsi mentali degli altri, spesso riescono incomprensibili anche i propri, senza nulla togliere ad i pochi che hanno le idee chiarissime su tutto, incoscienti o solo fortunati?
Amistade è un suono gradevole già di per sé. In confronto, conoscenza suona così fredda, distaccata, il passaggio di un secondo, lo scambio di due parole con qualcuno che non si sa se si rivedrà.
Amistade è quel tanto che non stroppia, come definirla? Una chiacchierata con una persona che si conosce un po', un'uscita in compagnia, la possibilità di poter dare o chiedere una mano senza imbarazzi.
Una cosa ben diversa e più lieve dell'amicizia che, è qualcosa di scelto, meditato e ponderato. Una volta, una persona davvero importante mi ha detto che, ognuno di noi ha una bella abitazione, contornata da muri di recinzione né troppo alti né troppo bassi. Alcune persone resteranno sempre sulla strada, altre sulla soglia, altre ancora nel giardino, pochissime all'interno. Il tutto va valutato davvero con molto giudizio, ma la cosa forse più importante è che, la presenza di molte persone e di una luce all'ingresso scaccia i malintenzionati e gli approfittatori.
Trebisonda.

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